Il nostro studio legale ha tradizioni che risalgono alla seconda decade del 1900, quando Silvio Marzari senior (1886-1967) iniziò la sua attività di avvocato, prima di diventare magistrato, pervenendo poi ai più elevati livelli della carriera giudiziaria, da lui conclusa con il grado di Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione.
La tradizione è stata ripresa da Silvio Marzari junior che, anche grazie alle sue esperienze accademiche maturate in università sia italiane che straniere, ha rifondato lo studio legale, portandolo a concentrarsi prevalentemente sui temi di diritto civile e commerciale, con attenzione estesa al diritto internazionale privato e processuale, nonché alle normative dell'Unione Europea ed in generale ai rapporti con gli altri paesi (con particolare riferimento, tra gli altri stati, a Germania, Austria, Svizzera, Gran Bretagna, Stati Uniti d’America, Brasile e agli altri paesi latino-americani, nonché ai paesi dell'Estremo Oriente, in particolare la Cina ed i paesi del Sud-Est asiatico). Si è quindi formato un solido raggruppamento di avvocati che ha esteso in modo integrato l’operatività specialistica settoriale dello studio.
In particolare, tra gli altri, l’avv. Maria Gabriella Maggiora è affermata ed approfondita conoscitrice del diritto amministrativo nei suoi vari aspetti ed a lei fanno riferimento importanti enti pubblici anche economici;
l’avv. Roberto Nicolini è noto per le sue capacità nelle materie dei rapporti economici, commerciali ed in genere imprenditoriali con l’estero, segnatamente con la Germania;
anche l’avv. Stefania Gioco è specialmente esperta nei rapporti con i paesi di lingua tedesca ed in generale con l’estero, con particolare attenzione rivolta, tra l’altro, ai contratti di agenzia e di distribuzione, oltre che al diritto dei trasporti ed ai danni a persona, compresi quelli non patrimoniali, anche nei loro aspetti transnazionali;
l’avv. Stefania Brugnoli si distingue nella materia processuale ed in particolare nel processo civile oltre che nei vari aspetti del diritto sostanziale civile e commerciale oltre che amministrativo;
l’avv. Stefano Carrara è conosciuto per la sua efficacia nelle complesse materie del diritto del lavoro e del diritto immobiliare, comprese le locazioni.
L’avv. Alessio Albertini cura il contenzioso bancario e le esecuzioni immobiliari, nonché la materia delle successioni ereditarie.
Gli avvocati dello studio, che sono stati quasi tutti formati anche all’estero, per la maggior parte operano correntemente, oltreché nella lingua italiana, anche nelle lingue inglese e tedesca, con specifico riferimento alle attività transnazionali, nei vari settori del diritto civile e commerciale, tra cui le materie societarie, comprese le acquisizioni e le fusioni, le materie relative alle successioni transnazionali per causa di morte, la proprietà intellettuale, la contrattualistica, compresi i contratti di fornitura, distribuzione e franchising, nonché di agenzia oltreché di trasporto, le questioni immobiliari, l’arbitrato, i fallimenti e le altre procedure concorsuali.
Ciò ha portato lo studio legale a divenire un punto di riferimento di importanti realtà imprenditoriali italiane nel loro inserimento e nel loro contenzioso all’estero oltre che di numerose imprese straniere, prevalentemente tedesche, presenti sul territorio.
L’altra attività (alla quale è dedicato un settore specifico dello studio, che, anche in relazione a ciò, gode di una significativa reputazione) riguarda il diritto amministrativo nei vari ambiti (tra cui l’edilizia, l’urbanistica, l’espropriazione per pubblica utilità, i pubblici appalti, anche a livello europeo, la disciplina del commercio e, in generale, il diritto pubblico dell’economia, ecc., con il relativo contenzioso anche dinanzi ai Tribunali Amministrativi Regionali, il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti).
Lo studio dispone di una rete di corrispondenti in Italia ed in tutti i principali Paesi europei, nonché negli Stati Uniti, in Brasile e nel Medio ed Estremo Oriente.
Although Tik Tok for the young, Instagram for everyone and many other social networks are now widespread, Facebook is still the first and most important social network. Perhaps that is why the case law refers to Facebook and less to other social networks. So, here are three ‘Facebook’ legal cases from recent months.
If you want to post photos of minors on Facebook, the authorisation of one is not enough, but you need the authorisation of both parents. This is a decision by the Privacy Authority of 13 November 2024, based on common sense and in line with general regulations on image protection. This must be taken into account when each of us takes photos of minors alone or even in a group, before publishing that photo on Facebook.
But even when one is being sarcastic or ironic, one must always be careful not to violate common sense first and foremost, as well as carefully consider one's position. This was not the case with a university lecturer, who published a sexist post on Kamala Harris, to say the least. The university has inflicted on him the fine of suspension for one month from the performance of his duties as a university professor and from any other position in any academic context, with deprivation of pay.
The sanction was imposed because, by publishing that post under his personal and professional account, he inevitably damaged the image of the university to which he belongs. The Council of State, to which the case was submitted, confirmed the fine and clarified that the right to political criticism always exists, but the limits of truth and continence must be respected.
And finally, I would like to tell you about the case of the dismissal of an employee due to the fact that he defamed his superiors in the company through Facebook.These defamatory posts, together with other circumstances, were deemed of intolerable gravity, justifying dismissal. This is how the Supreme Court of Cassation decided in Order No. 2058 of 2025.
In conclusion, I feel it must be stressed that even on Facebook, as in real life, one must always be prudent and measured, although it is always possible to express one's own point of view.
Benché Tik Tok per i più giovani, Instagram per tutti e molti altri social network siano ormai diffusissimi, Facebook rimane comunque il primo e il più importante dei social network. Forse è per questo che i casi giurisprudenziali si riferiscono a Facebook e meno ad altri social network. E allora, ecco tre casi giuridici “Facebook” degli ultimi mesi.
Se si vogliono postare su Facebook le foto di minori di età, non basta l’autorizzazione di uno, ma serve quella di entrambi i genitori. Si tratta di una decisione del garante privacy del 13 novembre 2024, dettata dal buonsenso e conforme alle normative generali in tema di tutela dell’immagine. Ne va tenuto conto quando ognuno di noi fotografa da soli o anche in gruppo dei minori, prima di pubblicare quella fotografia su Facebook.
Ma anche quando si fa del sarcasmo o dell’ironia, bisogna sempre stare attenti a non violare il buonsenso prima di tutto, oltre che valutare attentamente la propria posizione. Non lo ha fatto un docente universitario, che ha pubblicato un post a dir poco sessista su Kamala Harris. L’università gli ha comminato la sanzione della sospensione per un mese dallo svolgimento delle funzioni di professore universitario e da ogni altro incarico comunque assegnatogli in ambito accademico, con privazione della retribuzione.
La sanzione è stata irrogata perché, pubblicando quella vignetta con il suo account professionale, ha leso inevitabilmente l’immagine dell’università alla quale appartiene.Il Consiglio di Stato, al quale è stato sottoposto il caso, ha confermato la sanzione e ha chiarito che sussiste sempre il diritto di critica politica, ma devono essere rispettati i limiti della verità e della continenza.
E infine, vi racconto il caso del licenziamento di un dipendente, dovuto al fatto di aver diffamato i superiori in azienda attraverso Facebook. Tali post diffamatori, insieme con altre circostanze, sono stati ritenuti di intollerabile gravità, da giustificare il licenziamento. Così ha deciso la Cassazione con ordinanza n. 2058 del 2025.
In conclusione, mi vien da dire che anche su Facebook, come nella vita reale, bisogna sempre avere prudenza e misura, pur potendo esprimere sempre il proprio punto di vista.
Oh yes, in recent months there has been a lot of talk about violations of the reformed Road Traffic Act and their consequences for both Italians and foreigners who drive their cars in Italy for holiday or work. Many questions have been put to me and I have realised that there is a lot of confusion, so I thought I would shed some light.
First of all, it should be made clear that the rules on what you can and cannot do have NOT been changed. Driving with a phone in your hand or having a blood alcohol level above 0.5 g/l was forbidden before and is still forbidden now.
On the other hand, the penalties have changed, both the financial ones - the amounts to be paid have increased - and the penalty of having your licence withdrawn. Losing your licence is a strong deterrent, especially for those who live outside urban centres. And then there is imprisonment, up to one year if driving with a blood alcohol level above 0.8g/l and increasing with longer periods if the blood alcohol level is higher. But it should be made clear that the jail punishment is only imposed at the end of a specific trial and that there is normally a probationary suspension. That is, you only go to prison if you have been sentenced in one or more trials to a fine of more than two years.
Lastly, the rule on ‘joints’ is very controversial; the way the law is written, penalties are triggered even if you test positive, due to consumption several days earlier. As a car driver I have the utmost respect for all the rules; as a lawyer I wait to see how the judges will decide, when some penalties will inevitably be challenged, even if we all share the need to make the roads safer!
Eh già, in questi ultimi mesi si è fatto molto parlare delle violazioni del riformato codice della strada e delle loro conseguenze, sia per gli italiani che per gli stranieri, che per vacanza o lavoro, guidino la loro automobile in Italia.
Mi sono state rivolte molte domande e ho capito che c’è molta confusione, così ho pensato di fare un po’ di chiarezza. Prima di tutto va chiarito che NON sono state modificate le regole su cosa si può e cosa non si può fare. Guidare con il telefono in mano o avere un tasso alcolemico sopra lo 0,5 g/l era vietato prima ed è vietato anche adesso.
Sono invece cambiate le sanzioni, sia quelle economiche- sono aumentati gli importi da pagare - sia quella che consiste nel ritiro della patente. Perdere la patente è un forte deterrente, soprattutto per chi abita fuori dai centri urbani. E poi c’è il carcere, fino a un anno se si guida con un tasso alcolemico superiore 0,8g/l e via crescendo con periodi più lunghi se è maggiore il tasso alcolemico. Ma va chiarito che la pena detentiva viene irrogata solo al termine di un apposito processo e che normalmente c’è la sospensione condizionale. Cioè si va in carcere solo se si è stati condannati, in uno o più processi, ad una pena maggiore di due anni.
Molto controversa infine la norma sugli “spinelli”; per come è scritta la legge, le sanzioni scattano anche se si risulta positivi ai controlli, a causa di un consumo compiuto diversi giorni prima.
Da conducente di auto avrò massimo rispetto di tutte le norme; da avvocato attendo di vedere come decideranno i giudici, quando verranno inevitabilmente impugnate alcune sanzioni, anche se condividiamo tutti la necessità di rendere più sicure le strade!
Insurance arbitrator; a novelty in the relationship with insurance companies.
We all have insurance policies in place, some of which are compulsory by law, while others are the result of our own decision to avail ourselves of insurance, in order to cope with possible damaging events to our persons and belongings.Sometimes, raise your hand if you have never experienced this, insurance companies take a little long or make an unsatisfactory compensation proposal for the policyholder, reimbursing only part of the damage. In such cases, one has to turn to a lawyer, to read the insurance contract and find out whether, how and where one can go to court to obtain justice.
But as of today there is another possibility to resolve these disputes: the Insurance Arbitrator, an out-of-court settlement tool for disputes between customers and insurance companies and insurance intermediaries over insurance contracts as provided for in Article 141.7 of the Consumer Code and Article 187.1 of the Insurance Code. It is an out-of-court settlement body, like those already existing for the banking and financial sectors (ABF) for financial disputes (ACF).
The reference regulation is European Directive No. 11 of 2013, applied in Italy by Ministerial Decree 215 of 6.11.2024 The Insurance Arbitrator is located at the IVASS. Italian companies and intermediaries become members without the need for special notices. The body is composed of panels in Italy consisting of competent individuals with a high level of independence from insurance companies. The procedure for activating it is simple and online, but the submission of the client's appeal to the arbitrator, under penalty of inadmissibility, must be preceded by the submission of a complaint to the insurance company.
Beware that the Insurance Arbitrator does not make decisions that can then be compulsorily enforced. However, the insurance company is bound to the arbitrator's decision within 30 days. Failing this, the insurance company's default is made known to everyone, with publication in a special section of the Insurance Arbitrator's website, for a period of five years.
The policyholder will therefore always be free to take legal action even in the event of a decision that is not satisfactory to its interests. It is to be expected, however, that the insurance arbitrator's decisions will be respected by insurance companies, both as a matter of image and to avoid litigation, and that this will help to have a better relationship with insurance companies.
Arbitro assicurativo; una novità nel rapporto con le assicurazioni.
Tutti noi abbiamo in essere delle coperture assicurative, alcune obbligatorie per legge, altre invece sono frutto di nostra decisione di avvalerci delle assicurazioni, in modo da far fronte ai possibili eventi dannosi alle nostre persone ed alle nostre cose.Qualche volta, alzi la mano chi non ha mai vissuto questa esperienza, le assicurazioni hanno tempi un po’ lunghi oppure fanno una proposta risarcitoria insoddisfacente per l’assicurato, rimborsando solo in parte il danno. In questi casi ci si deve rivolgere ad un avvocato, per leggere il contratto di assicurazione e capire se, come e dove si possa andare in Tribunale per ottenere ragione.
Ma da oggi c’è un’altra possibilità per risolvere queste controversie: l’Arbitro Assicurativo, uno strumento di risoluzione stragiudiziale delle controversie tra i clienti e le imprese di assicurazione e gli intermediari assicurativi, per contratti di assicurazione come previsto dagli articoli 141, comma 7, del codice del consumo e 187.1 del codice delle assicurazioni.
È un organo di composizione stragiudiziale, come quelli già esistenti per i settori bancario e finanziario (ABF) per le controversie finanziarie (ACF). La norma di riferimento è la direttiva europea n 11 del 2013, applicata in Italia con il Decreto ministeriale 215 del 6.11.2024
L’Arbitro assicurativo si trova presso l'IVASS. L’adesione delle imprese e degli intermediari italiani avviene senza necessità di apposite comunicazioni. L’organismo vede la composizione di collegi nel territorio italiano, composti da soggetti competenti e con elevato livello di indipendenza dalle compagnie di assicurazione.La procedura per attivarlo è semplice ed online, ma la presentazione del ricorso da parte del cliente all’arbitro, a pena di inammissibilità, deve essere preceduta dalla presentazione di un reclamo all'impresa.
Attenzione che l’Arbitro Assicurativo non prende decisioni, che possano poi essere eseguite coattivamente. Comunque l’impresa assicurativa è tenuta ad eseguire la decisione dell’arbitro entro 30 giorni. In mancanza l’inadempienza della assicurazione viene resa nota a tutti, con la pubblicazione in apposita sezione del sito internet dell'arbitro assicurativo, per un periodo di cinque anni.
L’assicurato dunque potrà sempre agire liberamente in giudizio anche in caso di decisione che non ritiene satisfattiva dei propri interessi. E’ da attendersi però che le decisioni dell’arbitro assicurativo vengano rispettate dalle assicurazioni, sia per questioni di immagine che per evitare i contenziosi giudiziali e che questo aiuti ad avere un rapporto migliore con le assicurazioni.
As an international lawyer, I am often asked for my advice by Italians and Europeans, but also by non-European citizens or people with several nationalities, on where they should pay income tax.Usually, they all try to avoid taxation in Italy, which is known to be rather high, although in reality it does not differ much from the income taxation in the countries closest to us, such as Austria, Germany and France.The same question also applies to companies, but today I will speak instead about the taxation of individuals. There are in fact recent laws, Legislative Decree 209/2023, but above all the Circular of the Italian Tax Agency of 4.11.2024, which have changed the pre-existing regulatory situation. If a person is present in Italy for more than 183 days a year, he/she will be required to pay taxes in Italy.This is one of the main cornerstones, which applies and, this is what is new, regardless of whether or not the person in question is registered with AIRE ( Registry of Italians Resident Abroad).
Much greater emphasis is now placed on the individual's centre of interest, without the economic aspect necessarily being predominant.Of course the reality is much more complicated. Cases are known of people who actually live not in two but in three or even four countries.
In the latter case, careful consideration will have to be given as to the modalities of life to be adopted, in order to avoid finding oneself with very large and perhaps unexpected bills with the Italian tax authorities. If this happens, the essential point, is to have a good legal advisor to handle the matter appropriately.
Come avvocato internazionale, mi viene spesso chiesta la mia consulenza da cittadini italiani ed europei, ma anche extra europei o comunque da persone dotate di più nazionalità, sul luogo nel quale devono pagare le tasse sul reddito. Di solito, tutti cercano di evitare la tassazione in Italia, nota per essere piuttosto elevata, anche se in realtà non si discosta poi di molto dalla tassazione del reddito nei Paesi a noi più vicini, come Austria, Germania e Francia.
La stessa domanda vale anche per le società, ma oggi parlerò invece della tassazione delle persone fisiche. Ci sono infatti leggi recenti, D.Lgs. 209/2023, ma soprattutto la Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 4.11.2024, che hanno modificato la preesistente situazione normativa. Se una persona è presente in Italia per più di 183 giorni all’anno, sarà tenuta a pagare le imposte in Italia.
Questo è uno dei cardini principali, che vale ed è questa la novità, indipendentemente dal fatto se la persona in questione sia iscritta o meno all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero). Viene ora dato molto maggior rilievo al centro di interesse dei singoli, senza che abbia necessariamente carattere predominante l’aspetto economico. Certo che la realtà è molto più complicata. Sono noti casi di persone che di fatto vivono non in due ma in tre, se non in quattro Stati.
In quel caso andranno studiate attentamente le modalità di vita da adottare per evitare di trovarsi a fare dei conti molto salati e magari inaspettati con il fisco italiano. Se poi succede, la cosa essenziale è che ci sia un bravo consulente legale per gestire appropriatamente la questione.
AVVOCATO SILVIO MARZARI Telefono: +39 045 8031311 e- mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Rifondatore dello studio legale. Emerito.…Read More
AVVOCATO MARIA GABRIELLA MAGGIORA Telefono +39 045 8036690 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Laureata con lode nell’Università di…Read More
AVVOCATO ROBERTO NICOLINI Telefono: +39 045 8031931 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. L’avvocato Roberto Nicolini, laureato nell’Università degli…Read More
AVVOCATO STEFANIA GIOCO Telefono: +39 045 8035212 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. L’avvocato Stefania Gioco, laureata nell’Università degli…Read More
AVVOCATO STEFANIA BRUGNOLI Telefono: +39 045 8030321 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Laureata con lode nell’Università degli studi…Read More
AVVOCATO STEFANO CARRARA Telefono: +39-045-8002931 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Laureato in giurisprudenza nell’Università di Modena nel 1998…Read More
AVVOCATO ALESSIO ALBERTINI Telefono: +39-045-8019722 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Laureato in Scienze Giuridiche nell’Università degli Studi di…Read More